Sì all’uso della realtà virtuale per la formazione dei lavoratori sulla sicurezza

Arriva la risposta del Ministero del Lavoro con l’interpello 23 maggio 2024 n. 3. Il provvedimento si esprime sull’utilizzo degli strumenti di realtà virtuale come metodo di erogazione di percorsi formativi obbligatori in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

Sì all’uso della realtà virtuale per la formazione dei lavoratori sulla sicurezza

Il tema è stata sollevato dall’Università di Siena con questo quesito: «Si chiede la possibilità di utilizzare la realtà virtuale come metodo di apprendimento e dell'efficacia dei percorsi formativi e di aggiornamento obbligatori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ex art. 37 del decreto legislativo del 9 aprile 2008 n. 81 anche a fronte di quanto previsto dal decreto legge 146/2021 “Decreto Fiscale” che ha modificato lo stesso articolo relativamente alla verifica finale di apprendimento dei percorsi formativi e la verifica di efficacia della formazione durante l'attività lavorativa. Tale richiesta potrebbe anche rispondere alle nuove indicazioni dell'art. 20 del decreto-legge del 30 aprile 2022 n. 36, in cui i dispositivi di visione immersiva e realtà aumentata vengono indicati come possibili strumenti per il contrasto del fenomeno infortunistico nell'esecuzione del PNRR e per il miglioramento degli standard di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro».

Occorre in primo luogo ricordare che la durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione sono definiti mediante accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. L'Accordo attualmente in vigore (21 dicembre 2011) dispone che: «La metodologia di insegnamento/apprendimento privilegia un approccio interattivo che comporta la centralità del lavoratore nel percorso di apprendimento».

Il Ministero afferma comunque di favorire, laddove possibile, metodologie di apprendimento innovative, anche in modalità eLearning e con ricorso a linguaggi multimediali, con l'impiego di strumenti informatici quali canali di divulgazione dei contenuti formativi. Ciò consente una migliore conciliazione tra esigenze professionali e esigenze di vita personale.

L'INAIL può inoltre promuovere appositi protocolli di intesa con aziende e grandi gruppi industriali impegnati nella esecuzione dei singoli interventi previsti dal PNRR per l'attivazione di progetti «di ricerca e sperimentazione di soluzioni tecnologiche in materia, tra l'altro, di robotica, esoscheletri, sensoristica per il monitoraggio degli ambienti di lavoro, materiali innovativi per l'abbigliamento lavorativo, dispositivi di visione immersiva e realtà aumentata, per il miglioramento degli standard di salute e sicurezza sul lavoro».

Concludendo, in attesa dell'adozione di un nuovo Accordo Stato Regioni sulla formazione, le modalità di erogazione e le metodologie di insegnamento devono essere ricondotte nell'ambito degli Accordi attualmente vigenti in materia.

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